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Recensione SanDisk Extreme PRO Dual Drive con USB-C e USB-A, non chiamatela solo chiavetta

Anche se oramai il connettore USB-C è diventato la normalità in una ottica PC, ma anche nel mondo mobile per smartphone e tablet, non mancano i device che ancora usano una porta USB-A.
SanDisk Extreme PRO Dual Drive risolve questo problema proponendo un doppio connettore USB-A/USB-C, con una velocità di picco molto alta, pur mantenendo una forma classica, comoda e contenuta.

Uno, nessuno, centomila USB

Un giorno, speriamo, tutti i connettori saranno del tipo USB-C e, probabilmente, l’unica discriminante sarà la velocità (considerato che USB, Thunderbolt e altri connettori, come GPMI o altri che verranno operano tutti sullo stesso connettore) lasciando libero l’utente di scegliere lo standard più adatto, ma potendo comunque operare in ogni situazione.

Sino ad allora, dovremo lottare per adattare tutti i device, i cavi e le periferiche a standard molteplici, alcuni di questi duri a morire.

USB-A è tra questi: ci ha accompagnato per moltissimi anni, dal gennaio 1996 si è diffuso soprattutto grazie al primi iMac, tra i primi computer a imporlo al pubblico.

L’estrema duttilità dello standard gli ha permesso di diffondersi in poco tempo e affondando standard ben più promettenti come, ad esempio, FireWire (spinto in pratica solo da Apple e Sony, in modo controverso) diventando universale non solo su computer, ma anche su TV, NAS, auto e apparecchiature di qualunque tipo.

Recensione SanDisk Extreme PRO Dual Drive, non chiamatela solo Chiavetta USB - macitynet.it
SanDisk Extreme PRO Dual Drive, una sola chiavetta con due connettori, basta girare la protezione esterna per avere il connettore preferito libero

Ma con il tempo il connettore USB-A ha dimostrato i propri limiti: dimensioni eccessive (specie per il mondo smartphone, dove per fortuna non è mai arrivato), asimmetricità del connettore (quante volte avete sbagliato ad inserirlo?) e mancanza di reversibilità tra in e out.

USB-C ha colmato tutti questi problemi, essendo più piccolo, asimmetrico e reversibile, capace di portare più energia e adatto a tutti i device, senza esclusione: lo stesso connettore è anche la base per standard molto più avanzati, come appunto Thunderbolt, USB4 e il nuovo GPMI, che forse soppianterà HDMI e DisplayPort.

Eppure, non sappiamo bene perché, USB-A vive ancora: scarsa lungimiranza dei costruttori, pigrizia dei consumatori o il costo davvero irrilevante rispetto al nuovo, sta di fatto che USB-A si usa ancora.

In alcuni mercati, come quello del gaming, USB-A è ancora lo standard più diffuso, così nel mondo dell’intrattenimento. Sta di fatto che se volete un device davvero universale, che sia veloce ma che serva davvero ovunque, il connettore USB-A ci deve stare, puro o con adattatore.

Due fustini al posto di uno?

Prendiamo spunto dalla famosa pubblicità di un detersivo degli anni ottanta per dire che SanDisk Extreme PRO Dual Drive risolve la questione presentando entrambi i connettori, USB-A e USB-C in una unica soluzione.

La scatola è in cartone semplice, con all’interno un’anima di plastica morbida per proteggere la chiavetta vera e propria: in omaggio al device c’è la possibilità di usare il software ResquePro Deluxe (del valore di di circa 50 €) per un anno, utile per il recupero dati automatizzato.

Le dimensioni sono di 81,03 x 18,03 x 11,94 mm, per un peso di soli 33 g: la costruzione un misto di metallo nella parte esterna e plastica per quella interna (con i due connettori).

Recensione SanDisk Extreme PRO Dual Drive, non chiamatela solo Chiavetta USB - macitynet.it
L’anello posteriore del SanDisk Extreme PRO Dual Drive non è molto largo, e per l’aggancio di una cordicella serve un anello di metallo

La forma è allungata, con un meccanismo che permette di ruotare la parte centrale per mostrare il connettore più utile, con una sagoma interna che lo ferma quando il connettore è esattamente in verticale al supporto.

Il risultato è una soluzione ben più ergonomica di quella, per esempio, del modello più vecchio, che noi abbiamo recensito qui.

La chiavetta ha una forma morbida nelle linee, comoda da mettere in borsa ma anche nei pantaloni, perché non presentando angoli vivi, non disturba.

Unico appunto, l’ansa laterale, pensata per agganciare una cordicella, è un po’ stretta per ospitare i classici agganci in metallo, e serve un anello.

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SanDisk Extreme PRO Dual Drive non è piccolissima, ma neppure tanto grande. Qui a confronto con un iPhone 13 Pro

I connettori

L’interfaccia è uguale in entrambi i lati, sempre USB 3.2 Gen 2, anche se in un caso con connettore USB-A e nell’altro con USB-C.

Questo garantisce una grande velocità teorica di 1000 MB/s in lettura e 900 MB/s in scrittura, valori dichiarati dalla casa madre che si avvicinano, test alla mano, di molto ad una situazione reale, come si può capire dagli screenshot che riportiamo qui.

Abbiamo provato la chiavetta con un MacBook Pro con M3 Pro, su porta Thunderbolt diretta (senza HUB) con connettore USB-C, mentre nel caso del connettore USB-A abbiamo usato un HUB Razer USB C-Dock, pensato per una ottica gaming di fascia alta, notando che i valori sono perlopiù molto simili in entrambi i casi.

La velocità di picco però è facile da raggiungere nel caso di un trasferimento di file grande (o nei test di lettura e scrittura), mentre SanDisk Extreme PRO Dual Drive ha mostrato qualche difficoltà in più nel caso di operazioni di lettura e scrittura più vaste, con moltissimi file molto piccoli, dove i valori temporali sono scesi di una decina di secondi, rispetto ad un singolo file di pari peso.

La velocità cambia il contesto

Se in un ambiente consumer una chiavetta così veloce può sicuramente far comodo per il passaggio di grandi quantità di file da un computer all’altro oppure, perché no, anche verso un NAS (evitando di intasare la rete), è in ambiente business e professionale che trova il suo ruolo più interessante.

Con 2 TB di spazio, questa chiavetta è davvero interessante per quanti lavorano fuori casa, e hanno bisogno di una unità di memoria capace, veloce ma soprattutto piccola, perché non sempre possiamo portare uno zaino.

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Per provare la porta USB-A abbisamo usato un HUB USB-C di Razer. I valori di velocità con i due connettori si sono dimostrati molto simili, quindi la scelta se usare USB-A o USB-C è solamente pratica

SanDisk Extreme PRO Dual Drive può stare al collo con una semplice cordicella, non impegna le mani, e rispetto ad un disco qualunque (come questo, per esempio, che offre la stessa velocità) avendo un connettore integrato non ha bisogno di un cavo.

Quando si fa uno shooting in esterna, in condizioni difficili, quando si è in fiera, quando si deve lavorare magari in treno o in tram o in genere in qualche situazione poco comoda ma in tempi stretti, i dettagli offerti da questa chiavetta diventano molto importanti.

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La vista laterale del SanDisk Extreme PRO Dual Drive, che mostra la qualità costruttiva. Il movimento è leggero ma sicuro, con delle scanalature che fermano la protezione esterna sempre nel punto giusto

SanDisk Extreme PRO Dual Drive appare robusta, e capace di funzionare come banale serbatoio per il passaggio dati, ma può ospitare anche un backup di Time Machine (o con altri software), una seconda copia di sicurezza al volo, la possibilità di ospitare una macchina virtuale per operazioni sporadiche (senza che questa vada a occupare il prezioso spazio interno del computer) o anche uno o più sistemi operativi diversi, per l’avvio da un altro disco (questa soluzione è doverosa per chi opera nell’IT).

Sostanzialmente, definire il SanDisk Extreme PRO Dual Drive solo una semplice “chiavetta” sarebbe davvero riduttivo, considerato che con 2 TB di spazio e valori di 1000 MB/s di velocità questa si avvicina al disco interno di un computer di qualche anno fa.

Recensione SanDisk Extreme PRO Dual Drive, non chiamatela solo Chiavetta USB - macitynet.it
SanDisk Extreme PRO Dual Drive, qui su un iPad via USB-C. Oramai chiavette e dischi SSD sono comodi anche per i device mobile

Conclusioni

Piccola, elegante e ben costruita, con una impeccabile funzionalità di doppia interfaccia che fa comodo quando si lavora in team, o verso il pubblico, SanDisk Extreme PRO Dual Drive è probabilmente il nuovo termine di paragone del mercato nel settore delle chiavette USB.

Se la scelta è verso un disco capace e molto veloce, allora SanDisk ha soluzioni appropriate (sia Desktop, come il SanDisk Desk Drive Desktop SSD che mobile, come il SanDisk SSD PRO-G40) che vale la pena esaminare, e seppure in alcuni casi le soluzioni offrono capacità più alte, nessuna di queste ha la stessa praticità.

Ovviamente i lettori faranno le proprie valutazioni, e qui ci permettiamo solo di dare un consiglio: se la praticità di una memoria interna è prioritaria sugli altri fattori allora SanDisk Extreme PRO Dual Drive è di certo una buona soluzione, il consiglio è quello di optare per capacità più alte possibili, che con il tempo possono offrire più elasticità d’utilizzo.

Recensione SanDisk Extreme PRO Dual Drive, non chiamatela solo Chiavetta USB - macitynet.it

Pro:

• Solida, elegante e funzionale
• Molto comoda da usare
• Il doppio connettore è davvero utile
• Prezzo in linea con le caratteristiche

Contro:

• L’anello per l’allacciamento è un po’ piccolo
• Pensato più per il professionista che per l’utente consumer

Prezzo:

• 98,99 € (Versione 512 GB, modello in prova)
• 162,99 € (Versione 1 TB)
• 239,99 € (Versione 2 TB)

SanDisk Extreme PRO Dual Drive è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente e leggermente scontata anche presso Amazon.it

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