Che i chatbot fossero solo l’inizio si sapeva da tempo, ma oltre alla potente spinta verso gli agenti AI, OpenAI sta lavorando segretamente a una sorpresa che sia il partner storico Microsoft che Google non gradiranno: si tratta infatti di strumenti di lavoro e collaborazione infarciti di AI in grado di competere con Microsoft Office 365 e Google Workspace.
In realtà OpenAI ha già svelato fin da ottobre dello scorso anno il prototipo Canvas, uno spazio di lavoro collaborativo, pensato per la programmazione e la scrittura, impiegato internamente dai dipendenti di OpenAI.
In una finestra separata dalla chat principale di ChatGPT, gli utenti di Canvas possono inserire codice e testo: l’assistente AI può essere interpellato per intervenire sull’intero progetto o per alcune parti, fungendo da revisore di codice o di bozze di testo. L’assistente può essere interpellato per regolare la lunghezza dei testi, intervenire per migliorare la leggibilità: nella programmazione esamina il codice, corregge bug, aggiunge commenti e log, può anche convertire il codice in altri linguaggi di programmazione.
A questo si affiancheranno una chat per comunicare con i colleghi e in prospettiva futura anche la gestione di email e calendari. Secondo quanto riporta The information il responsabile del progetto è Kevin Weil, Chief Product Officer di OpenAI, dirigente di lungo corso che in precedenza ha lavorato per Twitter e Meta.
OpenAI contro tutti
Con il lancio di ChatGPT OpenAI ha spiazzato Google nell’Intelligenza Artificiale per gli utenti finali, guidando la corsa nei modelli di frontiera e per le funzioni più avanzate. Con l’introduzione di Canvas potenziato e strumenti di produttività assistiti da AI la competizione con Big G è destinata solo ad aumentare.
Ancora più complessi i rapporti con Microsoft: da sempre circolano segnali di problemi e tensioni tra le due società, ulteriormente aggravati man mano che OpenAI cerca nuovi partner, finanziamenti, capacità di calcolo e fonti di reddito.
Gli oltre 10 miliardi di dollari di finanziamenti di Microsoft hanno reso possibile il successo iniziale e lo sviluppo di OpenAI, ma il contratto di collaborazione risulta sempre più stretto, soprattutto ora che le due società sembrano competere su più fronti.
Di fatto ChatGPT e i modelli AI di OpenAI competono con Microsoft Copilot: l’apertura di un nuovo fronte sugli strumenti di produttività lascia prevedere ulteriori grattacapi.
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