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macOS 16, tutte le novità, il nuovo design e i Mac compatibili

Alla WWDC 2025, in programma il 10 giugno, Apple svelerà le nuove versioni dei suoi tre sistemi operativi principali: iOS 19 per iPhone, iPadOS 19 per iPad e naturalmente macOS 16 per Mac.

Un trittico di aggiornamenti che non porterà solo ritocchi estetici o funzioni marginali, ma che segnerà un momento cruciale nella strategia software della Mela, soprattutto grazie all’arrivo (o al potenziamento) dell’intelligenza artificiale targata Apple.

Tutte le novità di macOS 16

Se iOS 19 introdurrà una nuova interfaccia e funzionalità smart come abbiamo raccontato qui, e iPadOS 19 continuerà ad avvicinare l’iPad al mondo desktop con strumenti evoluti, anche macOS 16 si prepara a cambiare volto. Un cambiamento che sarà visibile soprattutto nell’estetica, toccando anche il motore, dove Apple dovrebbe finalmente collocare i pilastri dell’Apple Intelligence, che è vincolata alle app e a Siri, e dovrebbe migliorare l’interazione quotidiana con il Mac.

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Come si chiamerà macOS 16?

Prima di parlare di funzioni, parliamo di nomi. A differenza degli altri sistemi operativi Apple, macOS è sempre stato accompagnato da un nome evocativo ispirato alla California e uno degli elementi di curiosità ruota da sempre intorno alle scelte di Apple in questo ambito.

Dal 2013, con OS X 10.9 Mavericks, ogni versione ha affiancato alla numerazione tecnica una denominazione legata a luoghi simbolici dello stato: da Catalina a Big Sur, da Monterey a Sonoma, fino all’attuale macOS Sequoia, dedicato agli iconici alberi del Sequoia National Park.

Per la versione 16, il nome in codice interno è “Cheer”, ma come da tradizione non sarà quello commerciale. Apple ha sempre mantenuto separati i nomi interni da quelli pubblici: basti pensare che “Big Sur” si chiamava “Gala” durante lo sviluppo.

Tutto lascia pensare che la tradizione californiana continuerà. Diversi nomi sono stati registrati tramite una società di copertura e potrebbero essere candidati per macOS 16 e tutti rientrano in questa scia: California, Condor, Diablo, Farallon, Grizzly, Mammoth, Miramar, Pacific, Redwood, Redtail, Rincon, Skyline, Shasta.

Tra tutti, Redwood è il più accreditato: i redwood, come le sequoie, sono alberi monumentali e l’associazione tematica con la versione attuale sembra coerente. Ma come sempre, Apple manterrà il mistero fino al keynote.

Un nuovo look ispirato a visionOS

Il cambiamento di cui si discute maggiormente, perché riguarda tutto l’ecosistema dei sistemi operativi Apple, è l’interfaccia grafica. macOS 16, come iOS 19 e tutti gli altri sistemi operativi Apple, subirà un restyling profondo, il più importante dai tempi di macOS Big Sur. L’obiettivo è uniformare l’esperienza d’uso con gli altri sistemi Apple, prendendo spunto da visionOS, il software che anima Apple Vision Pro.

Il progetto, noto internamente come “Cheer”, mira a semplificare la navigazione e il controllo dei dispositivi, ispirandosi agli elementi di design di visionOS, il sistema operativo del visore Apple Vision Pro.

Le principali novità attese includono:

  • Un aggiornamento completo dello stile di icone, menu, app, finestre e pulsanti di sistema.
  • Nuovi stili di finestre e funzionalità di gestione
  • Un sistema di navigazione semplificato
  • Elementi visivi ispirati a visionOS, come icone delle app con bordi arrotondati
  • Maggiore utilizzo di elementi dell’interfaccia traslucidi.
  • Una maggiore coerenza visiva con iOS e iPadOS.

Tutto questo potrebbe anticipare anche l’arrivo di Mac con touchscreen, un’ipotesi sempre più concreta.

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Elementi dell’interfaccia di visionOS. Immagine Apple.

Apple Intelligence e Siri

Il secondo pilastro sarà l’integrazione sempre più profonda dell’intelligenza artificiale. Apple sta lavorando su “Apple Intelligence”, già annunciata con macOS Sequoia ma rimasta in parte sulla carta.

Con macOS 16 l’intelligenza artificiale Apple dovrebbe espandere le sue funzioni e integrarsi profondamente con il sistema operativo. Il mondo degli appassionati Apple si attende:

  • Un Siri più intelligente, capace di capire il contesto personale
  • Analisi del contenuto a schermo
  • Integrazione con modelli linguistici avanzati (LLM)

Sappiamo che, tuttavia, che il lavoro intorno alle funzioni più sofisticate – come il vociferato “Siri 2.0” – sono in ritardo. Con iPhone e iPad potrebbero arrivare a metà 2026 e possiamo quindi immaginare che su macOS potrebbero arrivare solo nel 2026 con macOS 16.4. Ammesso che le premesse (non le promesse perché Apple dopo le brutte figure dello scorso anno si guarda bene dal dare scadenze e di parlare di funzioni specifiche) siano rispettate.

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Apple Intelligence, cosa si può fare con l’AI di Apple in italiano

Privacy rafforzata

Un’altra novità attesa riguarda la sicurezza della clipboard, ovvero il contenuto che viene copiato negli appunti. Con macOS 16, Apple introdurrà una funzione simile a quella già presente su iOS: le app dovranno chiedere il permesso prima di leggere gli appunti. Una tutela in più contro la raccolta indesiderata di dati sensibili.

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App Casa migliorata e nuove funzioni per la smart home

Anche l’app Casa potrebbe ricevere un aggiornamento, sulla scia dei miglioramenti previsti in iOS 19. Si parla di:

  • Nuova interfaccia più intuitiva
  • Dashboard su misura per i display più ampi dei Mac
  • Creazione di scenari con drag and drop
  • Estetica ispirata a visionOS, con vetri sfumati e trasparenze

Con il supporto a Matter sempre più maturo, Apple vuole rafforzare il ruolo del Mac nella gestione domestica intelligente.

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Accessibilità: Mac più inclusivo

Con macOS 16, Apple continua il suo percorso di inclusività, annunciando una serie di nuove funzioni pensate per rendere l’esperienza su Mac ancora più accessibile a tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità visive, motorie o cognitive. Le novità si inseriscono in una strategia più ampia che abbraccia anche iPhone e iPad, e che conferma l’impegno di Apple nel fornire strumenti concreti per l’autonomia digitale.

Tra le novità in arrivo su macOS 16, spiccano nuove funzioni pensate per migliorare l’accessibilità.

  • L’app Magnifier permetterà di ingrandire il mondo reale usando la fotocamera dell’iPhone via Continuity Camera, utile per leggere testi o osservare oggetti con maggiore chiarezza.
  • Accessibility Reader offrirà opzioni di personalizzazione del testo (dimensioni, colori, spaziatura) per facilitare la lettura, anche in caso di dislessia o affaticamento visivo.
  • Braille Access, sarà possibile leggere, scrivere e fare calcoli in Nemeth Braille, rafforzando il supporto ai dispositivi braille.
  • Debutta anche il supporto a Vehicle Motion Cues, pensato per ridurre il malessere da movimento: piccoli elementi visivi ai bordi dello schermo aiuteranno a sincronizzare percezione e movimento, rendendo l’uso del Mac più confortevole anche in mobilità.
  • Arrivano infine le Etichette di Accessibilità su App Store, per individuare facilmente le app compatibili con VoiceOver, sottotitoli e altri strumenti assistivi.

Quali Mac saranno compatibili?

Sebbene Apple non abbia ancora comunicato la lista ufficiale dei dispositivi supportati, tutte le previsioni puntano verso un cambiamento importante: macOS 16 potrebbe essere il primo sistema operativo esclusivamente dedicato ai Mac con chip Apple Silicon. In altre parole, il 2025 potrebbe segnare la fine del supporto per i Mac con processori Intel, completando definitivamente la transizione iniziata nel 2020 con il debutto del chip M1.

Questa ipotesi non è campata in aria. Già con macOS Sequoia (macOS 15), Apple aveva ridotto il numero di modelli Intel compatibili. Ora l’interfaccia rinnovata, l’integrazione sempre più spinta di Apple Intelligence e le richieste hardware legate alle nuove funzionalità potrebbero rendere insostenibile la retrocompatibilità con l’architettura Intel.

Con MacBook Air M4 Apple cresce più di tutti nel primo trimestre - macitynet.it
MacBook Air M4 – immagine Apple

Stando ai rumor più attendibili, e osservando le scelte fatte negli ultimi anni, l’elenco dei dispositivi compatibili con macOS 16 dovrebbe includere:

  • MacBook Air: modelli con chip M1 o successivi
  • MacBook Pro: da M1 in poi, inclusi M2, M3 e le rispettive varianti Pro/Max
  • iMac: versioni con Apple Silicon
  • Mac mini: solo modelli con chip M1 o M2
  • Mac Studio: da M1 Max in poi
  • Mac Pro: solo la versione con chip M2 Ultra, lanciata nel 2023

Una simile mossa segnerebbe un vero e proprio spartiacque, non solo sul piano tecnico, ma anche simbolico. Apple sancirebbe così la chiusura di un’epoca durata oltre 15 anni con Intel, e concentrerebbe tutti gli sforzi sul futuro della piattaforma M, ormai pienamente matura e capace di affrontare carichi professionali pesanti, applicazioni complesse e funzionalità di intelligenza artificiale in tempo reale.

Quando arriva macOS 16?

Come da tradizione, gli utenti più curiosi e gli sviluppatori potranno mettere le mani su macOS 16 in anteprima, ben prima del rilascio ufficiale previsto in autunno. Apple offre due canali distinti per testare il nuovo sistema operativo: la beta per sviluppatori e la beta pubblica.

La Developer Beta sarà disponibile già dal 10 giugno, subito dopo il keynote di apertura della WWDC 2025. Basta essere iscritti al programma per sviluppatori di Apple (anche con account gratuito) e avere un Mac compatibile per scaricare e installare la nuova versione. Questa versione, però, è pensata principalmente per sviluppatori e addetti ai lavori: è più instabile, soggetta a bug e spesso priva di ottimizzazioni.

Chi preferisce un’esperienza più bilanciata può invece aspettare la Public Beta, che secondo le tempistiche degli anni precedenti dovrebbe arrivare intorno a metà luglio. Questa versione, sebbene non definitiva, è generalmente più stabile e accessibile a tutti: basta iscriversi al programma beta pubblico di Apple usando il proprio Apple ID.

Durante il periodo estivo, Apple continuerà a rilasciare aggiornamenti incrementali di entrambe le beta, correggendo bug, ottimizzando le prestazioni e abilitando progressivamente le funzioni promesse durante la WWDC. Un processo che culminerà nel rilascio finale di macOS 16 tra settembre e ottobre, in concomitanza con il lancio dei nuovi iPhone e delle versioni ufficiali di iOS 19 e iPadOS 19.

Chi deciderà di provare la beta su Mac è comunque invitato a installarla su un dispositivo secondario, poiché è normale incorrere in instabilità, incompatibilità con alcune app e problemi di prestazioni durante il periodo di test.

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